giovedì 15 luglio 2010

La tavola rotonda di re Artù è un anfiteatro romano

Non sarà una magia di Merlino a svelare i segreti della tavola rotonda ma un documentario che verrà trasmesso da History Channel il prossimo 19 luglio. In King Arthur's Round Table Revealed un gruppo di storici individua in un un anfiteatro romano scoperto di recente nella località inglese di Chester, un "castrum", di evidente origine romana come la probabile sede delle leggendarie imprese dei cavalieri della Tavola Rotonda e Re Artù.

Secondo gli studiosi la tavola rotonda, così come era stata descritta nei romanzi del ciclo bretone, «E 'l palagio e la sala e 'l cerchiòvita (il circuito) era tutto ritondi che sedendo a tavola l'un vedeva l'altro per viso e quando erano quivi dentro erano tutti tondi cioè una cosa e tutti stavano a una posta e fedìano un segno, cioè stavano alla posta dell'ubbidienza e traevano a un segno e cioè all'amore» non è mai esistita. In realtà il luogo di incontro e reclutamento dei cavalieri di re Artù era una struttura circolare in legno e pietra, in grado di accogliere fino a 10.000 persone sedute proprio come in un anfiteatro.
Lo storico Chris Gidlow in un'intervista al Daiy Mail ha spiegato che Camelot non sarebbe stata dunque un castello costruito ex novo, ma sarebbe sorta su una struttura costruita e in seguito abbandonata in epoca romana: a convincere gli esperti sarebbe stata una targa in onore dei martiri cristiani scoperta nello stesso sito, alla quale si allude nelle prime testimonianze scritte della leggenda arturiana, risalenti al VI secolo dopo Cristo. 

su IlSole24Ore

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