La diffusione dell'agricoltura in Europa sarebbe stata la conseguenza (positiva) dei cambiamenti climatici che 8000 anni fa portarono allo scioglimento dei ghiacciai che occupavano gran parte del subcontinente nord-americano, complessivamente noti come "coltre laurenziana". Lo sostengono ricercatori dell' Università di Exeter, in Gran Bretagna, e di Wollongong, in Australia, in un articolo apparso sul Quaternary Science Reviews.
Il collasso della coltre laurenziana avrebbe infatti rilasciato una quantità di acqua tale da provocare l'innalzamento del livello dei mari di 1,4 metri, determinando la più grande immissione di acque dolci nell'Atlantico settentrionale degli ultimi 100.000 anni.
Quel fenomeno avrebbe contribuito in maniera decisiva a far irrompere le acque salmastre del Mediterraneo nel Mar Nero, fino a qurl momento un bacino d'acqua dolce, e a provocare le paurose inondazioni che sono rimaste impresse nelle leggende di molti popoli, come è testimoniato appunto dal racconto biblico del diluvio universale o dalla saga di Gilgamesh.
I dati archeologici testimoniano peraltro che all'incirca in quel periodo si assistette a una improvvisa espansione delle coltivazioni agricole e della produzione di ceramiche in Europa, fatto che segnò il passaggio dall'era mesolitica dei cacciatori-raccoglitori al Neolitico.
I ricercatori hanno creato una ricostruzione della linea di costa del Mediterraneo e del Mar Nero prima e dopo l'innalzamento del livello del mare e hanno così potuto stimare che nell'arco di 34 anni andarono perduti circa 73.000 chilometri quadrati di terreni. Basandosi sulle stime della popolazione del tempo, ciò avrebbe provocato lo sfollamento di 145.000 persone. Prove archeologiche dimostrano che a quel tempo le comunità che vivevano nell'Europa sud-orientale praticavano l'agricoltura e producevano ceramiche già prima del "diluvio". La catastrofe ecologica le avrebbe spinte a spostarsi nelle regioni limitrofe, e in particolare verso occidente, nelle terre che erano abitate da cacciatori-raccoglitori, innescando una rivoluzione culturale che avrebbe interessato tutta l'Europa.
"Questa ricerca - osserva anche Chris Turney, che ha diretto lo studio - mostra come l'aumento del livello del mare possa innescare cambiamenti sociali imponenti. A 8000 anni di distanza siamo meglio attrezzati per affrontare un aumento del livello del mare, ma ricordiamo che le stime più recenti suggeriscono che per il 2050 ci saranno ogni anno milioni di persone che emigreranno a causa dell'aumento del livello del mare."
Il collasso della coltre laurenziana avrebbe infatti rilasciato una quantità di acqua tale da provocare l'innalzamento del livello dei mari di 1,4 metri, determinando la più grande immissione di acque dolci nell'Atlantico settentrionale degli ultimi 100.000 anni.
Quel fenomeno avrebbe contribuito in maniera decisiva a far irrompere le acque salmastre del Mediterraneo nel Mar Nero, fino a qurl momento un bacino d'acqua dolce, e a provocare le paurose inondazioni che sono rimaste impresse nelle leggende di molti popoli, come è testimoniato appunto dal racconto biblico del diluvio universale o dalla saga di Gilgamesh.
I dati archeologici testimoniano peraltro che all'incirca in quel periodo si assistette a una improvvisa espansione delle coltivazioni agricole e della produzione di ceramiche in Europa, fatto che segnò il passaggio dall'era mesolitica dei cacciatori-raccoglitori al Neolitico.
I ricercatori hanno creato una ricostruzione della linea di costa del Mediterraneo e del Mar Nero prima e dopo l'innalzamento del livello del mare e hanno così potuto stimare che nell'arco di 34 anni andarono perduti circa 73.000 chilometri quadrati di terreni. Basandosi sulle stime della popolazione del tempo, ciò avrebbe provocato lo sfollamento di 145.000 persone. Prove archeologiche dimostrano che a quel tempo le comunità che vivevano nell'Europa sud-orientale praticavano l'agricoltura e producevano ceramiche già prima del "diluvio". La catastrofe ecologica le avrebbe spinte a spostarsi nelle regioni limitrofe, e in particolare verso occidente, nelle terre che erano abitate da cacciatori-raccoglitori, innescando una rivoluzione culturale che avrebbe interessato tutta l'Europa.
"Questa ricerca - osserva anche Chris Turney, che ha diretto lo studio - mostra come l'aumento del livello del mare possa innescare cambiamenti sociali imponenti. A 8000 anni di distanza siamo meglio attrezzati per affrontare un aumento del livello del mare, ma ricordiamo che le stime più recenti suggeriscono che per il 2050 ci saranno ogni anno milioni di persone che emigreranno a causa dell'aumento del livello del mare."
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