E’ stata scoperta a Torre Satriano, proprio alle porte di Potenza, una reggia che risale al VI secolo a.C. e che è stata assemblata nello stile di un mobile Ikea: gli archeologi difatti, stando a quanto riferito dalla fonte della rivista “Storica” di National Geographic, hanno scoperto quello che si è rivelato un edifizio opulento e sfarzoso con un tetto a falde i cui pezzi sono quasi tutti segnati con incisioni ed iscrizioni che rappresentano delle vere e proprie istruzioni per il montaggio.
La rivista spiega come si tratti di una costruzione simile ad un tempio dotata di un corpo centrale con un tetto a due falde completo di decorazioni nere e rosse ed un volume posizionato lateralmente con un porticato che dava lustro all’ingresso della magnifica costruzione. Il tetto permetteva che le acque piovane defluissero tramite dei pannelli di abbellimento forniti di gocciolatoi.
Come illustrato alla rivista da parte di Massimo Osanna, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia all’Università della Basilicata e del progetto di scavo di Torre Satriano, questi pannelli che prendono il nome di “sime“, assieme ad alcune lastre di fregio, recavano istruzioni che spiegavano come montare il tetto; fino ad adesso sono stati riscoperti qualcosa come un centinaio di frammenti scritti dove si vede un numero ordinale al maschile sulle sime ed uno al femminile sul fregio. Si tratta quindi di una specie di libretto di istruzioni che permetteva di identificare ogni parte e componente con l’ausilio di una sigla e, al fine di facilitarne l’assemblaggio, chiariva elementi maschio e femmina, modalità che si usa a tutt’oggi.
Un altro dettaglio importante è poi quello che accomuna, sulla base della somiglianza, i decori del tetto della reggia di Torre Satriano con i frammenti di decoro di un’abitazione rinvenuta a Braida di Vaglio, non molto distante da Torre Satriano; si è quindi ipotizzata la stessa origine e addirittura lo stesso stampo. La zona dei ritrovamenti era collocata a ridosso delle colonne costiere della Magna Grecia ed in quel periodo i signori del luogo si adattavano a quelli che erano i gusti di tendenza greca elevandoli a status symbol: ecco quindi il motivo forse di una produzione che andrebbe a configurarsi come “seriale”.
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