Gerusalemme sorge sulle rovine della città cananea chiamata Urusalim la cui localizzazione sulla propaggine meridionale della collina orientale della Città Vecchia è certa. Lo scrive l'Osservatore Romano che dedica un ampio servizio al ritrovamento di un piccolo frammento di soli 3 cm di argilla con chiare tracce di bruciato, ritrovato setacciando accuratamente il terreno di riporto ai piedi di una torre che era parte delle fortificazioni della città del X-IX secolo prima dell'era cristiana, consioderato "la più antica iscrizione rinvenuta a Gerusalemme e potrebbe rivelarsi un fondamentale tassello nella ricostruzione della storia dell'antica città dei Cananei/Gebusiti, divenuta, dopo la conquista da parte di Davide, la capitale degli Israeliti. La scoperta - sottolinea il giornale vaticano - è opera della missione archeologica diretta da Eilat Mazar che da diversi anni ha ripreso le indagini nella parte nord della collina sud-orientale della Citta' Santa, il biblico Ophel, oggi nel quartiere palestinese che si estende a sud del recinto del Tempio (lo Haram esh-Sherif dove sorgono la Moschea di al-Aqsa e la Cupola della Roccia). Le dimensioni del reperto, il ductus dei cunei, letti dagli assiriologi Wayne Horowitz e Takayoshi Oshima, lo studio mineralogico dell'argilla, opera di Yuval Goren, non lasciano dubbi: si tratta di una tavoletta cuneiforme databile al secolo xiv prima dell'era cristiana, realizzata con argilla locale delle colline centrali della Palestina, del tutto simile agli esemplari da el-Amarna, la località in Egitto dove venne rinvenuto, nel lontano 1887, l'archivio della corrispondenza internazionale è scritto su tavolette cuneiformi in lingua accadica di Amenofi iv, il faraone "eretico" che si ribattezzo' Akhenaton. In questo archivio ben sette lettere erano state inviate da Abdi-Khepa sovrano di Urusalim, una importante citta'-stato della Palestina, identificata appunto con Gerusalemme. Fino a pochi mesi fa i dati dell'archivio di el-Amarna, seppur precisi, non avevano trovato riscontro nell'archeologia gerosolimitana. Un secolo e mezzo di scavi condotti in ogni punto possibile della Città Vecchia e, in particolare, nella cosiddetta Citta' di Davide o Fortezza di Sion da non confondersi con la Torre di Davide, presso la Porta di Giaffa non avevano restituito che pochi frammenti ceramici datati all'epoca del Bronzo Tardo e questo aveva spinto diversi studiosi a mettere in dubbio l'identificazione di Urusalim delle lettere di el-Amarna con la Gerusalemme dei Cananei (i Gebusei nel racconto biblico che si riferisce agli ultimi secoli del ii millennio prima dell'era cristiana).
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